domingo, 3 de noviembre de 2013

Juanjo & co.

Eccomi di nuovo, so di essere stato assente per un po' ma che volete farci, godere del sole sivigliano è un'attività che prende molte ore...soprattutto quando a fianco a te ci sono amici così simpatici...
Quasi quasi li presento anche a voi! Dunque:

Questo è Dino il gelsomino, il mio vicino vicino. È molto sensibile e gentile, ama la musica e le piccole gioie della vita, e in ogni suo fiore mi regala una piccola poesia.
Tutt'altra cosa Gino, suo fratello, opposto, non solo per la posizione ma anche per il carattere: allegro e intraprendente, ride alle battute dei passanti e si sporge continuamente dalla ringhiera per partecipare alla vita della strada.



                                                                                                                       

 Questa è la vecchia guardia: erano già qui quando siamo arrivati noi giovani. Non sono troppo simpatici, in effetti non si sono neanche mai presentati. Sono taciturni e un po' bisbetici, forse perché hanno visto molte estati e sono sopravvissuti alla precedente inquilina dell'appartamento, conosciuta anche come APV (l'assassina del pollice verde). Fosse solo per questo, meritano comunque il mio rispetto.



Mamunia la petunia, riposi in pace. L'autunno fu crudele con i suoi teneri germogli.









E qui, nascosti fra i cespugli di esparraguera, ci sono i nostri ragazzi: ancora non hanno una personalità ben definita, per tanto ancora non si sono scelti un nome proprio, a dire il vero nemmeno si vedono, ma ci sono, e sono anche l'allegria e il colore del terrazzo. Rosa, giallo, rosso, arancio, bianco, lilla...un sorriso multicolore e spensierato!


L'angolo mediterraneo: prezzemolo stellato e basilico puntualmente mutilati dagli yahoos per profumare piatti e sughetti; ma loro non si lamentano, al contrario, sembrano piuttosto soddisfatti della loro indispensabilità.



Giungiamo a una delle presenze più antiche e sconosciute della flora del terrazzo: era qui prima di tutti, nessuno sa bene da quanto, così come nessuno conosce il suo nome, la sua origine affonda nelle nebbie del tempo. Muore e rinasce dopo ogni estate e questa costante mutazione le dà un aspetto da ragazza dentro al quale si nasconde l'anima saggia di una vegliarda: nulla le sfugge, nulla la turba, medita serena sulla forma delle nuvole. E cita di tanto in tanto Aristotele. Così, per gradire.




Ohh Lille la buganville... il fogliame piccolo e grazioso, i giovani rami pungenti, la voluttuosità di una promessa rampicante... Inquieta bellezza, si è allontanata più volte da me, per poi tornarmi vicino, quasi al punto da accarezzarmi quando il vento frusciava un po' più forte...il mio cuore di giovane naranjo freme al suo pensiero, e il freddo inverno che si avvicina sarà più mite con lei al fianco.
Ohh Lille... (la buganville)







Questi i miei compagni d'avventura. Mancano all'appello i miei migliori amici, gli unici ad essere nati e cresciuti sul terrazzo: i fratelli Girasoli. Perché mancano? Perché sono le star, e come ogni star che si rispetti, meritano un capitolo a parte.

Buona fotosintesi clorofilliana a tutti dal vostro umile Juanjo!

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